I RACCONTI DEL FORMAGGIO
Mi piacciono tanto i formaggi, tutti. Da quelli freschi tipo la mozzarella e la robiola, fino a quelli a pasta dura, parmigiano e pecorino, e certo gli erborinati, anche quando sono molto puzzolenti. Una volta, in un albergo così essenziale e carino in Cilento, mi diedero come benvenuto un piatto di mozzarelline freschissime e toniche e delle mortedde, cioè del caciocavallo avvolto nelle foglie di mirto. Se non le avete mai assaggiate, correte. Questo è il mio concetto di lusso, puro, semplice. Mi ricordo lo «zola» spalmato su un pezzetto di michetta (a Milano chiamiamo così la rosetta) da bambina con mio nonno, e ancora, quella volta che assaggiai la ricotta di un casaro del Ragusano fatta con il latte delle vacche di Modica. Era ancora tiepida, commovente, delicata, una…